L’impresa cooperativa mira a garantire il miglior servizio e il più a lungo possibile ai propri soci. Questo è il motivo per cui l’utile è reinvestito all’interno dell’impresa e non usato per arricchire gli investitori.
Gli utili, ovvero la differenza tra tutti i costi e tutti i ricavi, sono innanzitutto messi da parte per consolidare il patrimonio (capitale sociale e riserve) della cooperativa e per favorirne la sostenibilità.
In particolare, in Italia l’utile viene così ripartito:
- il 30% viene trattenuto all’interno della cooperativa sotto forma di riserva obbligatoria non divisibile, per rinforzare il patrimonio e promuovere lo sviluppo della cooperativa stessa;
- il 3% viene destinato ad un fondo nazionale per lo sviluppo e la promozione della cooperazione
- il restante 67% è potere dell’Assemblea decidere come utilizzarlo:
- una parte può essere portata a riserva (solitamente viene tutto destinato a questo scopo)
- una parte può essere destinata ai soci lavoratori come ristorno: nel caso delle cooperative di produzione lavoro e cooperative sociali, si tratta di un premio erogato oltre allo stipendio del socio;
- una parte può essere destinata ai soci lavoratori sotto forma di dividendo (come remunerazione del loro capitale);
- una parte può essere destinata a supportare altre attività approvate dai soci.